Storia della bici - pillole
Continuiamo la nostra escursione sui pedali della storia.
Abbiamo lasciato il 1861 ed occorre fare un intervallo parlando di una serie di "cavalcature" che alzano la portata della bici in su..
Tra il 1861 ed il 1870 prendolo il via una serie di modelli riconducibili sotto l'etichetta di Penny Farthing
Ma perché una strana bici così alta ?
Forse proprio dalla posizione del suo “cavaliere” e dall’idea di farne una
cavalcatura alla stessa foggia del mezzo allora più diffuso (il cavallo)
La bici era un mezzo ancora poco sicuro, tendente a rovesciarsi e che richiedeva una certa dose d’equilibrio.
La bici era un mezzo ancora poco sicuro, tendente a rovesciarsi e che richiedeva una certa dose d’equilibrio.
Attorno al fenomeno bicicletta
nasce una curiosità popolare, arrivano le prime dimostrazioni di questo strano
mezzo meccanico e, come sempre accade con le nuove invenzioni, una sorta di
scetticismo ed ilarità accompagnano la nascita e la diffusione della bici.
Nascono così le prime squadre e
le prime gare di velocità su questi strani aggeggi, arrivano le prime
scommesse, i primi cronisti degli eventi ed anche le prime gare al femminile,
siamo nell’anno 1869.
Sull’aspetto dell’evoluzione e
diffusione della bici, dobbiamo anche considerare un aspetto per nulla
trascurabile, le strade!
Infatti le vie di comunicazione
in Europa, molte ancora di epoca Romana, erano ben lungi dall’essere quei
nastri asfaltati che oggi conosciamo e decisamente la MTB era ancora lontana
dall’essere concepita.
Strade piene di buche, dissestate
o lastricate da pietre irregolari che non agevolavano lo scorrimento di un
mezzo come la neo-nata bici, in queste condizioni il cavallo continuava a
essere Re ed Imperatore delle strade ed unico mezzo di trasporto concepibile,
la bici era considerata poco più che un trastullo per gente nobile e
sfaccendata, ma intanto era iniziata una diffusione a macchia d’olio che presto
avrebbe cambiato questo stato di cose.
Dalla redazione Slow Bike Tourism
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