Quel gran genio del mio amico...
Si parla di genio, chi meglio di Leonardo
Quel gran Genio continua ad esercitare un grande fascino su pubblico e soprattutto su Paolo Tarchiani, curatore della mostra che, da molti anni studia e ricostruisce i “macchinari” del Maestro del Rinascimento
Leonardo dedicò molti dei suoi studi nel campo delle opere idrauliche.
Celebriamo i 500 anni dalla scomparsa quindi ci piace ricordare che... possiamo vedere cose
Potremmo partire dalla bici, il nostro motivo principe per lo Slow Bike
Allora andiamo con questa pillola "quark" (che Piero Angela ci perdoni)...
Come in ogni favola che si
rispetti, si inizia con il fatidico “c’era una volta”.
Ebbene, c’era una volta il genio,
pardon è d’obbligo usare la maiuscola, il Genio Leonardo da Vinci.
Leonardo ideò diverse macchine
mosse dalla forza delle leve e da quella dell’uomo, risalendo al “Codice Da
Vinci”, per la precisione al “Codice Atlantico” troviamo nel II Tomo al foglio
133 il primo disegno compiuto di un mezzo che possiamo definire una
“bicicletta”, lo schizzo appare già completo di tutti gli elementi con i quali
ci immaginiamo oggi una bici quindi pedali, catena, mozzi, correva l’anno 1490.
Per la costruzione “fisica” vera
e propria di un mezzo dobbiamo attendere ancora 300 anni ed arrivare fino
all’anno 1791.
Grazie ad un francese questa
volta, il Conte De Sivrac, egli costruì un mezzo che battezzò “Célérifère” o
celerifero, una sorta di bici interamente in legno, priva di qualsiasi
ingranaggio (catena o pedali) financo priva di sterzo e quindi immaginatevi un
mezzo che consentiva di andare a passeggio stando seduti e spingendosi in
avanti con i piedi a terra, non molto pratico ma era l’inizio di questa
evoluzione che porterà alle nostre bici di oggi.
Dovranno passare altri 30 anni per avere un nuovo passo tecnico che a
noi indubbiamente deve apparire semplicissimo, parlo dell’aggiunta dello sterzo
alla ruota anteriore, ancora una volta un nobile, un Tedesco, il Barone Karl
Von Drais nell’anno 1817 apporta questa modifica al congegno che verrà poi
chiamata “Draisina” un telaio in legno, cerchioni in acciaio, sedile regolabile
in altezza.
Ma non solo Bici
Sapevate che dallo scorso giugno e fino al termine di novembre 2019 ad IDRO Ecomuseo delle Acque di Ridracoli si ospiterà un’interessante e originale esposizione di riproduzioni de
“Le macchine idrauliche di Leonardo”.
Sapevate che dallo scorso giugno e fino al termine di novembre 2019 ad IDRO Ecomuseo delle Acque di Ridracoli si ospiterà un’interessante e originale esposizione di riproduzioni de
“Le macchine idrauliche di Leonardo”.
Quel gran Genio continua ad esercitare un grande fascino su pubblico e soprattutto su Paolo Tarchiani, curatore della mostra che, da molti anni studia e ricostruisce i “macchinari” del Maestro del Rinascimento
Leonardo dedicò molti dei suoi studi nel campo delle opere idrauliche.
La mostra è visitabile negli orari di apertura dell’Ecomuseo.
TARIFFE:
Biglietto integrato*
– Intero € 8
– Ridotto € 6 (bambini fino ai 12 anni, over 65, gruppi a partire dai 15 pax
– Famiglia € 22 (due adulti e due bambini fino ai 12 anni)
– Omaggio: bambini fino a un metro di altezza, disabili e accompagnatori
* ingresso alla diga di Ridracoli, IDRO Ecomuseo e mostra “le macchine idrauliche di Leonardo”
Biglietto integrato*
– Intero € 8
– Ridotto € 6 (bambini fino ai 12 anni, over 65, gruppi a partire dai 15 pax
– Famiglia € 22 (due adulti e due bambini fino ai 12 anni)
– Omaggio: bambini fino a un metro di altezza, disabili e accompagnatori
* ingresso alla diga di Ridracoli, IDRO Ecomuseo e mostra “le macchine idrauliche di Leonardo”
Biglietto solo MOSTRA Le macchine idrauliche di Leonardo:
– Intero € 4
– Ridotto € 3 (bambini fino ai 12 anni, over 65, gruppi a partire dai 15 pax)
– Famiglia € 11
– Omaggio: bambini fino a un metro di altezza, disabili e accompagnatori
– Intero € 4
– Ridotto € 3 (bambini fino ai 12 anni, over 65, gruppi a partire dai 15 pax)
– Famiglia € 11
– Omaggio: bambini fino a un metro di altezza, disabili e accompagnatori
Per maggiori informazioni: 0543 917912
Allora che ne dite, andiamo alla scoperta ?
Dalla Redazione Slow Bike Tourism
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