Le strade del Vino in Emilia Romagna
Che sia rosso, bianco o rosé numerose ricerche hanno ormai dimostrato
come il vino produca effetti benefici sul nostro organismo agevolando
molte delle funzioni quotidiane che regolano il nostro corpo. Ovviamente
come in tutte le cose anche con il vino non bisogna esagerare, ma è
certo che concedersi di tanto in tanto un buon bicchiere non può che
farci bene.
In Emilia Romagna nel corso degli ultimi vent’anni sono stati
definiti specifici itinerari enogastronomici alla scoperta di alcune
delle cantine e delle aziende agricole più importanti al mondo. Sono le
cosiddette Strade dei Vini e dei Sapori.
Percorsi tematici che, dipanandosi su oltre 2000km, hanno l’obiettivo
di collegare non solo realtà produttive differenti ma anche favorire un
turismo attento alle tradizioni, alla storia e al passato dei territori.
Oggi, pertanto, regoliamo la bussola e intraprendiamo un viaggio per
conoscere più da vicino alcune di queste eccellenze enologiche e partiamo dalle strade di casa.
Strada della Romagna
Si
tratta di uno dei percorsi più suggestivi di tutta l’Emilia Romagna. Un
itinerario che si snoda tra storia, arte e cultura inseguendo le tracce
del Sangiovese, uno dei più importanti vitigni del nostro Paese.
Qualunque appassionato di vino qui si troverebbe a casa propria. Tra i
rossi spicca il Romagna Sangiovese Doc così antico da ignorarne l’origine del nome; la Romagna Cagnina Doc, forse di diffusione bizantina; il Bursôn,
denominato anche Uva Longanesi per via del nome della famiglia che
riscoprì e coltivò questo antico vitigno nell’area di Bagnacavallo; il Centesimino e l’Uva del Tundè.
Tra i bianchi, invece, ritroviamo il Romagna Albana Docg, la cui origine probabilmente romana è avvolta nel mistero; il Romagna Trebbiano DOC con una ricca tradizione alle spalle, il Romagna Pagadebit Doc e la Doc Colli di Faenza.
Tra i bianchi, invece, ritroviamo il Romagna Albana Docg, la cui origine probabilmente romana è avvolta nel mistero; il Romagna Trebbiano DOC con una ricca tradizione alle spalle, il Romagna Pagadebit Doc e la Doc Colli di Faenza.
Da non perdere
Faenza, antica città romana con un centro dalle forme rinascimentali,
luogo di produzione ceramiche famose in tutto il mondo; la suggestiva
Brisighella, riconosciuta come uno dei borghi più belli d’Italia; Riolo
Terme, stretto attorno all’antica rocca rinascimentale; Casola Valsenio,
sede del Giardino delle erbe officinali e luogo di salvaguardia dei
“frutti dimenticati”.
Strada dei Vini dei Colli di Forlì e di Cesena
Siamo
nella patria della Piadina, luogo natio di Pellegrino Artusi e dei
famosi Passatelli e Cappelletti in brodo. Un paesaggio che si divide tra
colline e piccoli borghi alle spalle della via Emilia; una terra dalla
atmosfere autentiche, profondamente legata al buon cibo e al buon vino.
Come per la Strada dei Vini dei Colli di Faenza, a far da principi qui
sono il Sangiovese e l’Albana accompagnati dal Trebbiano, dalla Cagnina e dal Pagadebit.
Da non perdere
Castrocaro, rinomato centro termale; Terra del Sole, la “città
ideale” costruita nel 1564 dai Medici; Predappio, con il suo
interessante centro storico con gli interventi architettonici degli anni
’30; Forlimpopoli e la sua rocca tra le meglio conservate della
Romagna; Bertinoro “Città del vino” e capitale dell’ospitalità; il borgo
medievale di Longiano; e, infine Cesena, città dalle forme
malatestiane, dalle mura alla rocca.
Strada dei Vini dei Colli di Rimini
Un percorso suggestivo lungo la valle del Marecchia e del fiume Conca
tra sapori, profumi e antiche tradizioni. Una terra costellata da
tracce romane e da borghi in gran parte databili tra il Medioevo e il
Rinascimento quando la famiglia dei Malatesta controllò incontrastata
tutto il territorio. Qui i vigneti rivolgono lo sguardo al mar
Adriatico, proponendo una variegata rappresentanza di specie. Tra le uve
rosse domina il Sangiovese, utilizzato anche base di
uvaggi con il Cabernet Sauvignon e, in misura più limitata, con uve
quali il Verucchiese e il Marzabino. Sul lato bianchi, troviamo il Trebbiano Romagnolo, il Biancame e il Rebola cardini della produzione riminese.
Da non perdere
Rimini con il ponte di Tiberio e l’arco di Augusto, il fortificato
Castel Sismondo e il Tempio Malatestiano; Santarcangelo di Romagna con
la rocca e le grotte;
Torriana con il Castello di Montebello; il borgo di Verucchio ai piedi
del grande Monte Titano su cui sorge San Marino; la rete di borghi malatestiani della Valconca (Montegridolfo, Montescudo, Mondaino, Montefiore Conca, etc).
…e se volete saperne di più sul vino in Emilia Romagna visitate l’ENOTECA REGIONALE all’interno della Rocca Sforzesca del comune di Dozza!
Strada dei Vini della provincia di Ferrara
Racchiuso tra i fiumi Po e Reno e cinta dal Mar Adriatico,
l’itinerario attraversa alcuni dei più suggestivi luoghi legati alla
famiglia degli Estensi. Tra canneti, aree boschive e migliaia di uccelli
protetti, le terre del Parco del Delta del Po producono i famosi Vini
DOC delle Sabbie del Bosco Eliceo le cui origini corrono indietro fino
attorno al 1500. L’ambiente umido, le nebbie, l’aria e la vicinanza del
mare danno vita a una varietà unica che si traduce nei vini rossi
Fortana, Merlot, e nei bianchi Sauvignon e Bianco del Bosco.
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