Puntata08: La Romagna che non conosci

In questa particolare estate ci siamo dedicati alla scoperta, in qualche caso al ripasso, del mondo che ci ruota attorno.

Di ruota... ciclistica, ci intendiamo e sono davvero tante le cose che abbiamo a poca distanza in Romagna e sono spesso poco note e semisconosciute, in qualche caso alla portata di una semplice pedalata, in altri con qualche dislivello da affrontare ma sempre interessanti

Oggi che abbiamo da proporre ?
Ebbene siamo saliti sull'ECTO01 a pedalata assistita e ci siamo messi in caccia di fantasmi
Si avete letto bene, fantasmi affrontando la salita che conduce al Castello di Montebello di Torriana.

Sullo sfondo abbiamo il monte Titano a testimonianza che siamo non lontani da San Marino ed in questo entroterra ogni borgo, ogni città ha qualche cosa di particolare da raccontare come questa storia che risale alle cronache del 1370
E' la stria di Azzurrina che sarebbe stata figlia di Ugolinuccio o Uguccione di Montebello, feudatario di Montebello di Torriana (RN), e scomparsa il 21 giugno del 1375, il giorno del solstizio d'estate in misteriose circostanze.
Si dice che fosse una bambina albina. Poiché la superstizione popolare dell'epoca collegava l'albinismo con eventi di natura diabolica, la madre decise di tingerle periodicamente i capelli di nero. Tuttavia, dato che li tingeva con pigmenti di natura vegetale estremamente volatili, questi, complice la scarsa capacità dei capelli albini di trattenere il pigmento, avevano dato alla chioma della bimba riflessi azzurri come i suoi occhi: così avrebbe avuto origine il suo soprannome di "Azzurrina".
A causa di questo fatto, il padre decise di farla sorvegliare sempre da due guardiee di non farla uscire dal castello, per proteggerla dalle dicerie e dal pregiudizio popolare.
Mentre il padre era in battaglia, lontano dalla sua residenza, la bimba mentre giocava con una palla di stracci scomparve.
Secondo il successivo resoconto delle guardie, la bambina avrebbe inseguito la palla caduta dalla scala all'interno della ghiacciaia sotterranea, nell'intento di recuperarla. Avendo sentito un urlo, le guardie sarebbero accorse nel locale entrando dall'unico ingresso, ma non avrebbero trovato traccia né della bambina né della palla, e il suo corpo non sarebbe stato mai più ritrovato.
La leggenda vuole che il fantasma della bambina sia ancora presente nel castello e che torni a far sentire la sua voce ogni cinque anni, in concomitanza con il cadere del solstizio d'estate. 

Suggestivo...

Anche per oggi è tutto mentre noi continuiamo la scoperta della Romagna in bici

Dalla Redazione Slow Bike Tourism

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