Bicchieri a pedali. L'Emilia-Romagna del vino e delle biciclette


(fonte stampa)


Espressione di un territorio che (anche) sul vino ha costruito un'identità

Emilia-Romagna terza regione italiana per produzione e quarta per consumo, ha continuato sempre conservare e tutelare i propri vitigni, senza stravolgerli, fieri di un modo di fare e di bere (e far bere) che segue fedelmente una tradizione plurisecolare.

Riempie bicchieri e caraffe, pomeriggi e serate. E tra bianchi e rossi, tra acini e viti, è un viaggio tra la via Emilia e il west, così era almeno per Francesco Guccini, da fare su per i colli e gli Appennini e a scendere verso le sponde del Po.

Un viaggio che incontra il Gutturnio e la Cagnina di Romagna, la Malvasia di Parma e il Trebbiano, il Sangiovese e il Pignoletto, il Sauvignon bonapartiano e il Lambrusco. Un viaggio che si muove per città e campagne, per borghi e monti, come quello fatto dai Signori del vino in onda sabato 8 dicembre alle 17,10 su Rai2 (replica domenica alle 8). Un viaggio dove non c'è zona nella quale il vino non sia cultura, usanza, senza per forza essere dipendenza (il numero di decessi per patologie direttamente e indirettamente attribuibili all'alcol è, rispetto al numero di litri consumati, tra le più basse d'Italia).
Questo viaggio può essere benissimo fatto in sella ad una bicicletta. Perché non c'è regione in Italia come l'Emilia-Romagna che ha deciso di puntare su questo mezzo sia per gli spostamenti di tutti i giorni sia per il turismo. Perché non c'è modo migliore che pedalare per scoprire e gustare un territorio, osservarlo, berlo e mangiarlo.

D'altra parte l'Emilia-Romagna è la regione italiana con più biciclette, con più persone che la usano per andare al lavoro (in termini assoluti, seconda dietro al Trentino-Alto Adige in percentuale rispetto gli abitanti), la seconda per numero di cicloturisti in un anno, la prima ad aver fatto una legge sulla ciclabilità (nel giugno 2017). E' stata approvata all’unanimità in Consiglio regionale e prevede la realizzazione della prima rete delle ciclovie regionali, da Piacenza a Rimini, l'introduzione di nuovi percorsi ciclabili e ciclopedonali, nuove ciclovie turistiche e, nelle aree urbane, nuove ‘zone 30’ con velocità e traffico ridotti.

E noi di Slow Bike, lo sapete bene, in questo crediamo da tempo
Infatti tra i nostri partner ci sono (appunto) coloro che il vino lo producono, lo coltivano fin quasi a santificarlo, del resto Sanctun Zeus è pur sempre il Sangiovese
Ma in una regione dove vino e bicicletta stanno al TOP, secondo voi....
Prima si pedala o prima si beve ?
Magari entrambi e con moderazione 😃

Dalla Redazione Slow Bike Tourism

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