La "Fira di Sett Dulur"

Conosciuta in tutta la Romagna ed anche oltre i suoi confini, la Fira di Sett Dulur, nonostante si celebri da quasi 340 anni, non ha perso il suo smalto e continua ad attirare, ogni anno, decine di migliaia di affezionati partecipanti.


In questi ultimi anni, pur nel rispetto della tradizione secolare, il comitato organizzatore ha voluto dare risalto a quanto di eccellenza produce il territorio. Il centro storico della città si è animato con eventi promossi in collaborazione con le associazioni culturali, le associazioni di volontariato sociale e sportivo, le associazioni di categoria del commercio, dell’artigianato, dell’agricoltura e della ristorazione; una vera festa popolare che non trascura anche i palati più raffinati. In un possibile percorso ideale di visita si parte dal mercato ambulante che riempie tutte le strade dell’area dell’antico castrum medievale e che funge da cornice, si attraversa un Luna Park ricco di attrazioni divertenti per i più giovani e per i bambini. Ci si ferma nell’arena del giardino medievale per godere degli spettacoli musicali, nella Rocca adiacente si può visitare il Museo Civico, pochi passi e si arriva nell’area delle piazze centrali dove ogni luogo aperto al pubblico è sede di importanti mostre d’arte e di fotografia, di ristoranti e stand gastronomici gestiti dal volontariato sociale e sportivo.
Il tradizionale Festival dei cantastorie trova un originale palcoscenico nei cortili e nelle viuzze del centro, così che la suggestione dei luoghi si sposi con la musicalità dei vecchi strumenti che riportano i grandi e i piccini all’atmosfera dei tempi andati. Tornando alla piazza centrale dopo una sosta al teatro comunale, si può assistere agli spettacoli di cabaret, di musica tradizionale romagnola, e, di notte, ai fuochi artificiali che chiudono in allegria le ultime serate della domenica e del lunedì.
La Fira di Sett Dulur si caratterizza anche per i numerosi convegni e degustazioni enogastronomiche dei prodotti tipici della cucina russiana: cappelletti,  “bël e cöt”, (insaccato tipico locale, dotato di disciplinare di produzione), canéna növa (vino prenovello della tradizione), lanzese (vino bianco recentemente tornato in produzione), salsiccina e zuppa inglese.
Nata nel XVII sec. come festa religiosa per rendere omaggio al culto della Madonna Addolorata, resa nell’iconografia popolare con il cuore trafitto dalle sette spade che ricordano i “dolori” della vita della Vergine, nel corso dei secoli si è via via accentuato l’aspetto laico di sagra paesana.


L’ingresso alla festa è gratuito

Per informazioni
0544/587641 – 587625
www.comune.russi.ra.it
www.firadisettdulur.net
Facebook: fira di sett dulur - ufficio cultura
cultura@comune.russi.ra.it

Dalla Redazione Slow Bike Tourism

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