La Regina di Romagna chiama a sé i suoi sudditi
Alzatevi e rispondete alla chiamata
Ma... una regina in Romagna ?
Ebbene si, la regina incontrastata della tavola imbandita
La Piadina
Il Liscio, gli antichi mestieri, i
giochi di una volta.
L’estate romagnola offre anche tuffi nel passato. Tocca a “Piadiniamo“, la Romagna come c'era una volta”: da venerdì 20 a domenica 22 luglio, a Savignano sul Rubicone. Una grande festa all’aria aperta, una vera e propria immersione nella tradizione romagnola più vera, che coinvolgerà per tre giorni le principali vie del centro storico della cittadina romagnola, con protagonista la piadina, ma anche i vecchi mestieri, i giochi, la musica e naturalmente il ballo.
L’estate romagnola offre anche tuffi nel passato. Tocca a “Piadiniamo“, la Romagna come c'era una volta”: da venerdì 20 a domenica 22 luglio, a Savignano sul Rubicone. Una grande festa all’aria aperta, una vera e propria immersione nella tradizione romagnola più vera, che coinvolgerà per tre giorni le principali vie del centro storico della cittadina romagnola, con protagonista la piadina, ma anche i vecchi mestieri, i giochi, la musica e naturalmente il ballo.
Giunta alla settima edizione (35mila i visitatori lo scorso
anno), è organizzata dall’Associazione I-Fest con il patrocinio di Città di
Savignano sul Rubicone, Assessorato alla Cultura e Turismo e Regione Emilia
Romagna.
Il pane della Romagna, come il poeta Giovanni Pascoli indicò
la piadina romagnola, sarà al centro di un percorso di degustazione con i
migliori 10 chioschi di piadina del territorio (da Cesenatico a Rimini,
passando per Santarcangelo di Romagna) selezionati con cura dall’Associazione
I-Fest di Gianmarco Casadei – giovane e brillante cuoco romagnolo – e dal
creativo Mattia Guidi. Una garanzia di qualità assoluta perfettamente in linea
con il recentissimo pronunciamento della Corte Europea che ha messo il sigillo
sul marchio IGP stabilendo che la vera piadina è solo quella prodotta in
Romagna.
I dieci migliori chioschi di piadina della Romagna saranno
chiamati a proporre ognuna tre differenti farciture: classica, speciale e
dolce.
Sarà un trionfo di creatività e buona cucina. Non solo piada
(come tutti i romagnoli chiamano la piadina) al crudo o squaqquerone o la super
classica “salsiccia e cipolla”. Lungo il percorso enogastronomico nel centro
storico cittadino, i dieci chioschi si daranno battaglia a colpi di creatività
e fantasia: all’insegna della contaminazione etnica la piada con melanzane
marinate, hummus e battuto di feta, o quella alle pere e yogurt greco; da non
perdere per i più ghiottoni la farcitura mascarpone, fragole e nutella o il
Tiramisù con piadina e caffè d’orzo o lo Strudel di piada farcito con mele,
frutta secca e uvetta. E che dire della farcitura a base di tonnetto tonnato,
lattuga, pomodorini e parmigiano o il rotolo ai 5 cereali con lardo di
colonnata, asparagi e scamorza? A ognuno la propria scelta. Non mancheranno le
piade al farro e grano saraceno e le proposte gluten free da gustarsi in
compagnia seduti su un grande prato verde allestito ad hoc.
A fare da cornice, un ricco programma di incontri ed eventi.
Dalla Redazione Slow Bike Tourism
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