Il '700 delle riforme

Ieri ed oggi la riforma illuminista

Una lunga teoria di pioppi che rompeva l'orizzonte tra Faenza ed Afonsine, questa la testimonianza del suo passaggio.
Era il 29 maggio 1782 quando papa Pio VI, di ritorno da Vienna, inaugura un progetto voluto (e finanziato) da Scipione Zanelli per unire Faenza all'Adriatico.
Un grande progetto di matrice "illuminista" che continuava la grande tradizione delle idrovie padane.

Per molti secoli, nella pianura padana, il principale sistema di trasporto e comunicazione fu costituito da una rete di vie d'acqua che collegava diverse città attraverso fiumi, canali e navigli.

Già nel medioevo Faenza aveva un porto fluviale sul lamone e quindi l'opera di Zanelli aggiungeva valore al trasporto del territorio.
Opera di ingenieria idraulica di tutto rispetto, 35 km di lunghezza complessiva su un dislivello di 34 metri.
Reso navigabile da 9 chiuse; un complesso di magazzini ed uffici a contorno, oltre a numerosi mulini a pietra alimentati dal suo corso.

Oggi riveste ancora una sua funzione come collettore d'irrigazione agricola e al suo fianco una nuova funzione "illuminista" ha consentito di attivare una pista ciclabile dove i nuovi natanti a due ruote scorrono...
Fondamentale per l'osmosi territoriale, utile se non indispensabile per tanti percorsi della rete ciclabile in bassa Romagna che vogliamo farvi scoprire

Su questo itinerario è nato il primo percorso "anello della salute" pensato per la bici.

Come dire, dalla pagaia alla ruota... ma sempre con il vento tra i capelli

Dalla redazione Slow Bike Tourism

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