Batteria - La pedalec, pedalata assistita
Croce o delizia, tra detrattori integralisti che la vedono come il fumo negli occhi ed estimatori per i numerosi vantaggi che comporta.
La Pedalec (EBike) porta con sé anche quesiti che molti si pongono sulla gestione della batteria ricaricabile, vediamone alcuni che possono sembrare banalità per molti, magari non lo sono per tutti.
Certo non siamo più ai tempi delle batterie al piombo con i problemi di peso derivante e di durata, oggi le principali e più diffuse sono quelle agli ioni di litio (Li-Ion)
Sono batterie di lunga durata ma non sono eterne, bisogna conoscere ed adottare anche strategie per gestirne ed allungarne la vita.
Si possono ricaricare le batterie molte volte (migliaia)
prima di ravvisare cali di prestazione e durata, la ricarica non avviene in
pochi minuti quindi serve pianificare il ciclo di carica un certo tempo (almeno
1 ora) prima di una gita.
Come ricaricare la batteria di una e-bike
La batteria di una e-bike si ricarica attaccandola ad una normale presa elettrica domestica da 220V, attraverso il trasformatore fornito in dotazione, quindi non serve una centralina domestica apposita.
E’ preferibile prima inserire la
presa di corrente del trasformatore all’alimentazione e solo successivamente
innestare lo spinotto nella batteria. Questo previene il cosiddetto ”sovraccarico”
che può capitare e causare qualche problema di tensione.
Quanto lasciare carica la batteria di una e-bike
Parliamo di una ricarica che non serve per fare la gita, in questo caso la si ricarica al 100 % (ovviamente), ma in caso non si usi la bici e la batteria per qualche tempo ?
Generalmente i produttori
consigliano di non lasciare una batteria completamente scarica ma di mantenere
la carica in un intervallo compreso tra il 60% e l’80% per impedire uno
scorretto pre-riscaldamento o un sovraccarico.
Una batteria da 10A si ricarica in un paio d’ore facendoci spendere circa 10
centesimi di energia: un anno di utilizzo costerebbe quindi meno di 20€, anche
se oggigiorno con il costo dell’energia in aumento è un parametro da prendere
con le molle.
Il tempo di ricarica si basa sul
livello di consumo cui è arrivata la batteria dopo l’utilizzo e non da quanti
km abbiamo percorso.
Dove ricaricare la batteria di una e-bike
Al proprio domicilio un luogo adatto non dovrebbe essere esposto a sole diretto e troppo caldo, freddo troppo rigido, insomma a sbalzi e temperature estreme. Non fanno bene alle batterie, quindi sarebbe bene non conservare le bici o le batterie in luoghi esposti alle condizioni esterne (anche per questioni di sicurezza contro i furti), meglio un garage / un luogo protetto e custodito.
Se avete scelto un modello a batteria integrata fissa nel telaio va da sé che non può essere rimossa, mentre nei casi di batteria estraibile meglio portarla all’interno dell’abitazione per evitare sbalzi di temperature, inoltre avete più facilità di gestione della ricarica e conservazione.
Se non si utilizza la bici e quindi la batteria per diverso tempo, come scritto in precedenza, meglio caricarla fino al 60%.
Ricariche in corsa
Capita di fare lunghe escursioni o la bici vacanza, quindi non sempre la ricarica può avvenire in ambito domestico.
Iniziamo con il dire che non sono molte le colonnine di ricarica, quelle che vediamo in giro nelle nostre città/paesi. per la ricarica delle auto elettriche non possono essere usate dalle bici elettriche a meno che non sia specificatamente indicato.
I connettori e le tensioni offerte dalle colonnine per le auto non sono compatibili con quelle delle e-bike (e la legge vieta di usare adattatori).
Sono comunque ormai molte le strutture ricettive o di ristorazione che offrono delle stazioni di ricarica per bici elettrica
Il problema sono i trasformatori e gli adattatori, dal momento che ogni costruttore tende a non uniformare nulla rispetto alla concorrenza, purtroppo si paga lo scotto di portare con sé il proprio trasformatore, ovviamente questo è un dazio da pagare (in termini di peso) se si pianifica una gita lunga.
Dalla Redazione Slow Bike Tourism
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