Vi va un regalo ?
Quale regalo ?
Allora cominciamo da qui..
Terre, acque e biciclette sono un tema che conduce le nostre passioni in Slow Bike Tourism.
Terre, acque e biciclette sono un tema che conduce le nostre passioni in Slow Bike Tourism.
Le storia, le storie che legano le persone ai luoghi sono scoperte che portano lontano.
Lontano come percorsi, lontano nel tempo, in questo caso le storie del Lamone.. dalle bonifiche e dal lavoro degli scariolanti, ai territori che sono legati allo scorrere del fiume
Lontano come percorsi, lontano nel tempo, in questo caso le storie del Lamone.. dalle bonifiche e dal lavoro degli scariolanti, ai territori che sono legati allo scorrere del fiume
L’alta valle del Lamone è caratterizzata da una grande varietà di
paesaggi e da un importante patrimonio di interesse storico,
archeologico, architettonico, agricolo e naturalistico. Di pregevole
bellezza sono i fenomeni carsici e le spettacolari frane della Vena del
Gesso, una delle formazioni geologiche più antiche e importanti di tutto
l'Appennino.
La ricchezza di questo territorio, oggetto della
frequentazione umana fin dall'epoca preistorica, invita alla scoperta
tramite una molteplicità di percorsi "lenti" (in treno, in bici, a
piedi) attraverso i quali si può raggiungere il patrimonio culturale
diffuso.
L’elemento centrale attorno a cui si sviluppano gli itinerari proposti in una guida
è la strada Faentina tra la città di Faenza e il confine con la regione
Toscana, suddivisa in tre tappe principali. Questa antica direttrice
transappenninica, realizzata in età romana e utilizzata senza soluzione
di continuità fino ai giorni nostri, attraversa l’intera valle e dal
1893 è affiancata dalla ferrovia, che permette, anche tramite il
trasporto di biciclette, di allungare o accorciare le tappe in base alle
proprie esigenze.
Non mancano diverse proposte di itinerari
collaterali e di approfondimenti: l'Alta Via dei Parchi, la Ciclovia dei
Gessi e il Cammino di Dante sono alcuni esempi dei percorsi che
attraversano questo territorio, a cui si affianca nella Guida la
segnalazione dei principali sentieri CAI.
Nella guida sono presenti tutta una serie di informazioni pratiche per raggiungere e visitare i beni culturali presenti lungo i vari percorsi, ma soprattutto ciascuno di essi è collegato con un link interattivo ai dati del Tourer, permettendo di fruire di dati sempre aggiornati e di tutta la capillare ricchezza informativa delle sue mappe, andando a scoprire anche i beni e i sentieri non presenti nella guida.
La guida è stata curata nell'ambito del programma "500 giovani per la cultura" da Giorgia Duina e Marcella Ferrario con il coordinamento scientifico di Ilaria Di Cocco e Massimo Sericola. Progetto grafico e impaginazione di Federica Chiura.
La guida è liberamente scaricabile e la sua diffusione con finalità non commerciali, online o in formato cartaceo, è auspicata dal Segretariato che l'ha promossa. Licenza CC-BY-NC-SA.
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