“L’EMILIA ROMAGNA DIVENTERÀ MOLTO PRESTO LA REGIONE DELLE DUE RUOTE E DELLA MOBILITÀ SOSTENIBILE”

Report A cura di Mario Pugliese Copyright © INBICI MAGAZINE che riportiamo integralmente


Davide Cassani è sempre stato un uomo “di fatti”, uno che – come tutti gli sportivi – predilige l’azione ai proseliti. E così, anche nelle nuove vesti di presidente dell’Apt dell’Emilia Romagna, il “Cassa” ha fatto suo il comandamento di tutti i ciclisti: “Testa bassa e pedalare”.

Nei primi sette mesi del suo mandato, il Ct – incaricato di rilanciare l’immagine del turismo regionale – è partito ovviamente dal segmento che meglio conosce, quello del ciclismo, un comparto in forte espansione come si evince dal boom culturale della bike-economy.


Davide Cassani, ci scatta una fotografia della regione Emilia Romagna da un punto di vista cicloturistico?

Negli ultimi anni il cicloturismo è diventato un elemento di traino della nostra offerta turistica. In Regione disponiamo di 8.000 Km tra percorsi stradali, piste ciclabili e tracciati sterrati per appassionati di bici e mountain bike. Sono tracciati a basso traffico, distribuiti nelle nove province: molti sono segnalati, altri identificati da guide e cartine. Si differenziano per lunghezza e difficoltà altimetriche e sono indicati per tre tipi di praticanti: sportivi, ciclo-escursionisti e amanti della mountain bike.

Quali sono, in questo comparto, i progetti cardine dell’APT per il 2019?

Per quanto riguarda l’anno appena iniziato, l’Emilia Romagna ospiterà la partenza del Giro d’Italia 2019, fissata per sabato 11 maggio da Bologna, dove il Giro prese il via esattamente 25 anni fa, nel 1994. Un progetto ad ampio raggio, concordato da RCS Sport con la Regione Emilia Romagna, che coinvolgerà buona parte del territorio regionale e nello specifico altre città di partenza e arrivo come Riccione, Ravenna, Modena e Carpi”.
Riccione

Ad attendere gli appassionati c’è poi il ricco calendario di granfondo emiliano romagnole…

Certo, dalla Nove Colli di Cesenatico, prevista quest’anno per domenica 19 maggio con i suoi 12.000 iscritti provenienti da oltre 50 nazioni, alla Granfondo La Via del Sale di Cervia, giunta alla sua 23a edizione e al via domenica 5 maggio, passando per la Granfondo degli Squali di Cattolica del 12 maggio, la RIDE di Riccione di metà giugno, fino alla Granfondo Marco Pantani, in programma domenica 22 settembre a Cesenatico”.

Altri progetti?

In occasione di ogni appuntamento agonistico, Apt Servizi Emilia Romagna organizzerà, in collaborazione con il Consorzio Terrabici (club di prodotto specializzato nel turismo bike) degli educational tour per stampa e operatori turistici stranieri specializzati nel segmento bike che, oltre a partecipare alle competizioni, verranno accompagnati alla scoperta dei territori e delle loro mille opportunità di vacanza, ovviamente in sella.
Bologna

In rampa di lancio anche il Progetto “Emilia Romagna Cycling Team”…

Certo, si tratta della nuova squadra dilettanti ciclismo under 23 della Regione Emilia Romagna. E’ un team che nasce per promuovere la crescita di nuove generazioni di sportivi in Emilia Romagna ed incentivare la comunicazione e il consolidamento del brand turistico della Romagna, in Italia e all’Estero, come “terra del cicloturismo”. Oltre a ciò il team si occuperà anche di sviluppare nuovi format di comunicazione social improntati sullo storytelling che uniscono azioni online e offline, comunicare e implementare le proposte promo-commerciali legate ai Bike Hotel regionali e rafforzare la comunicazione delle Gran Fondo e altre iniziative sportive in programma in Emilia Romagna legate all’incoming turistico.

L’Apt supporterà la partecipazione di Alessandro Petacchi e Francesco Chicchi alla prossima edizione della Cape Epic: ci spiega gli obiettivi di questa scelta promozionale?

Le grandi competizioni ciclistiche internazionali dispongono di una vasta eco mediatica e possono rappresentare una strategica chanche di visibilità. La Cape Epic è la gara a tappe e a coppie in Mtb più dura e affascinante al mondo, da qui la scelta di supportare Petacchi, che quest’anno porterà il logo dell’Emilia Romagna lungo le le parti più spettacolari della Western Cape e sui più bei sentieri dell’intera nazione sudafricana.
Ravenna Città d’Arte

Si parla tanto, in questi mesi, di bike economy e delle sue formidabili opportunità: che cosa farà – e cosa può fare – la Regione per assecondare e dare linfa a questo segmento emergente della nostra economia?

In Emilia Romagna le persone che usano regolarmente la bicicletta sono il doppio rispetto alla media nazionale (10% rispetto al 5%). Puntiamo a diventare sempre più la regione delle due ruote e della mobilità sostenibile. Siamo la regione italiana più virtuosa per l’attenzione ai percorsi ecologici e la promozione delle iniziative europee legate al cicloturismo. L’Emilia Romagna vanta un’ampia rete di percorsi riservati alle biciclette. Tra il 2008 e il 2016 le piste ciclabili regionali sono cresciute del +48,5%. Secondo il rapporto di Euromobility, che prende in esame i dati sulla mobilità sostenibile delle principali 50 città italiane, l’Emilia Romagna è la prima regione eco-mobile in Italia e per diffusione di piste ciclabili con ben 9 capoluoghi in classifica. Negli anni c’è stato un significativo incremento dei chilometri di piste ciclabili realizzate nelle aree urbane dei 13 comuni regionali con popolazione superiore ai 50mila abitanti, passati dai 400 chilometri del 2000 agli attuali 1.400.
Parma

Può fornirci qualche dato aggiornato del fenomeno cicloturistico in Emilia Romagna?

L’Emilia Romagna è seconda in Italia, dopo il Trentino Alto Adige, per presenze cicloturistiche, con 300mila arrivi di turisti bike per un totale di circa 1,4 milioni di presenze, con l’85% della clientela straniera (proveniente in prevalenza da Germania, Benelux, Austria, Gran Bretagna, Svizzera, Francia, Stati Uniti, Canada e Paesi Scandinavi). Secondo Unioncamere Emilia Romagna, nel biennio 2016-2017 l’Italia ha contato 42 milioni di presenze cicloturistiche per un impatto economico di quasi 5 miliardi di euro.

Ci sono province emiliano romagnole ad alta vocazione cicloturistica, altre rimaste un po’ defilate. Nell’ambito delle sue competenze tecniche e geografiche, l’APT sta pensando a territori nuovi per far attecchire questo filone turistico?

Certo, ci sono aree che per vocazione, storia e genitura di campioni si sono maggiormente identificate come “terre del ciclismo”, ma dai dati che le ho mostrato si evince come tutta la Regione stia puntando alle due ruote e alla mobilità leggera. La Regione Emilia Romagna ha recentemente varato la prima Legge sulla Ciclabilità, approvata all’unanimità in Consiglio Regionale, che prevede la realizzazione della prima Rete delle ciclovie regionali, da Piacenza a Rimini, nuove piste ciclabili e ciclopedonali, nuove ciclovie turistiche e, nelle aree urbane, nuove ‘zone 30’ con velocità e traffico ridotti. Il testo prevede inoltre un piano di manutenzione delle nuove piste ciclabili e la promozione delle bici pieghevoli per affiancare l’utilizzo dei mezzi pubblici. Complessivamente sono previsti fondi per quasi 25 milioni di euro per interventi sulla mobilità ciclistica.
 

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