Bike test E-bike provate per voi


Bergamont Trailster
Disponibile in due configurazioni diverse (Trailster 70 – Trailster 80)

Ho avuto, grazie agli amici di OK Motor, la possibilità di testare la versione Trailster 7.0 che offre il seguente assetto: 

  • Forcella: Manitou Mattoc Pro, corsa 140 mm; 
  • Ammortizzatore: Manitou McLeod; 
  • Trasmissione: Shimano XT; 
  • Freni: Shimano BR-M447; 
  • Cerchi: Sun Ringlé Helix TR27; 
  • Motore: Bosch CX Performance, 250 W, 75 Nm; 
  • Batteria: 500 Wh
    (La batteria rimovibile è disponibile anche in versione da 400 watt)

L'ammortizzatore Manitou McLeod ha estensione e compressione regolabili per adattarsi alle preferenze del ciclista, io sono "gommoso"
Queste sono state le mie impressioni sul campo, messa alla prova su un percorso misto ed impegnativo che offriva spunti in salita sufficientemente lunghi e con strappi impegnativi, ma anche il compromesso di tratti in discesa tecnica fino a passaggi in single track
Ha una buona manovrabilità, ed ideale distribuzione del peso che la rende molto divertente e guidabile in ogni condizione
Telaio in alluminio con alloggiamento della batteria (500W/h) nella parte del triangolo interno e motore bosch performance CX.
Ruote da 650b, moderna geometria della bici che consiste in un angolo di testa bilanciato di 67,5 °, un tubo superiore lungo, un fodero corto e un movimento centrale inferiore.
Inoltre, è presente una protezione rinforzata in fibra di vetro, progettata da Bergamont, per proteggere il motore.
Carro corto e baricentro non troppo basso offrono ottima trazione in salita.
Sulle discese la sensazione di guida si è presentata di buona stabilità, maneggevolezza e controllo diventano subito facili, anche nei passaggi più tecnici con la sospensione che copia bene gli ostacoli.

Ottima la frenata e tutta la componentistica si è sempre dimostrata all’altezza della situazione.
Non è stato difficile impadronirsi del mezzo per arrivare subito ad una guida da brivido.

Il vero banco di prova al quale volevo però sottoporla era la salita.

Quattro configurazioni per la centralina
Eco / tour / EMtb / Turbo

Sulle salite di medio/elevata pendenza, ho preso in esame la modalità Eco e confrontando le reazioni anche su un test effettuato privando la bici dell’assistenza (motore Off).
Davvero sensibile la differenza, per una gamba discretamente allenata si riesce con tranquillità ad affrontare le salite a buona andatura già dalla funzione Eco.
Mentre nella funzione TOUR di certo renderebbe ai  meno allenati agevole restare senza sforzo al passo di chi è più fluido e pianificare gite anche senza troppo allenamento.
C’è da dire che senza l’assistenza motorizzata, rende un po’ la sensazione di bici “impuntata” meno scorrevole ed un tantino macchinosa, insomma senza il motore si sente…
Certo che in questo caso essere allenati aiuta, mentre non avere gamba incide ed è l’unico lato negativo che posso imputare al mezzo
La puleggia separa la trasmissione e il retro, neutralizzando in tal modo eventuali influenze negative.
Quando spingi forte la bici, l'asse passante 12 × 142 mm nella parte posteriore ti offre una maggiore rigidità e una guida più sicura
La rapidità d’intervento della batteria si aggira sui due secondi, velocissima ed il motore è silenzioso e fluido. Non brusco o tale da dover assestare contraccolpi imprevedibili.
La modalità Eco interviene ma non invade, tanto che spesso mi sono chiesto…
ma stò motore è acceso ?
Un tantino più intuibile con le altre funzioni ma mai rumoroso.

Ho testato anche le restanti funzioni sia su salite scorrevoli, che sui tratti impegnativi.
La funzione Tour è un ulteriore ausilio per affrontare con rapidità anche lunghe salite senza peraltro affossare la capacità di batteria.
La funzione Sport risulta addirittura imperiosa ma tuttavia incide molto sull’autonomia della batteria quindi è consigliabile non abusare su escursioni particolarmente lunghe e fare intervenire questo aiuto solo in casi di necessità
Quasi non si sente la necessità di ricorrere al Turbo, se non per umiliare i compagni  oppure affrontare le rampe più inclinate che, fortunatamente, non sono così frequenti
A rischio un consumo eccessivo della batteria, occhio…

Funzionale ed intuitivo il display.
Discreto e funzionale l’indicatore di carica della batteria che consente una buona gestione della pianificazione.

In questa escursione dicirca 35 km sui 610 metri di dislivello affrontati sono occorse due tacche di batteria, segno che potevo davvero permettermi di abusare di più della batteria.

Riassunto
E’ stato un test assai positivo e divertente, con ottime impressioni sia in salita, considerati i temi di percorrenza su un percorso che muscolarmente m’impegna per tre ore almeno, risparmiarne una e con assai meno fatica
Unendo la corsa anteriore di 150 mm e la parte posteriore di 140 mm con una geometria aggressiva, il Bergamont Trailster offre una corsa divertente sui sentieri anche in discesa.
Il sorriso non lo potete vedere, poi sono anche poco fotogenico, ma potete almeno immaginarlo
Quasi quasi un pensierino, fossi in voi, lo farei
Anzi per dire, il prossimo 2 giugno OK Motor ospiterà il Bergamont Bike test
Dove avrete modo di provare queste ed altre bici della gamma
E su questo avrete presto delle novità
Segnatevelo, o come si dice "SAVE THE DATE"

Per ora è tutto dal Bike Tester

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